Presentazione Squadre 2024: Astana Qazaqstan
Annata di grandi cambiamenti per la Astana Qazaqstan. Dopo un 2023 poco felice dal punto di vista dei risultati, la formazione kazaka ha deciso di rivoluzionare la rosa nel corso del CicloMercato, salutando metà dei corridori presenti la scorsa stagione e aggiungendone 14 nuovi, con la speranza di riuscire a cambiare rotta rispetto agli ultimi anni e tornare così protagonista. I nuovi innesti confermano inoltre la transizione, cominciata lo scorso anno, da una squadra focalizzata sulle classifiche a una che punta maggiormente sui successi parziali e sul raccogliere tanti punti UCI, visto che al momento il team rischia fortemente di restare coinvolto nella lotta per non retrocedere dal WorldTour a fine 2025.
Gli uomini più attesi
Nonostante i molti cambiamenti, uno dei punti di riferimento della squadra resterà Alexey Lutsenko, vera e propria colonna del team, nel quale milita ininterrottamente dal 2013. L’ex campione del mondo U23 è stato una delle poche note positive della compagine kazaka nel 2023, concluso con nove successi, e come nella stagione passata sarà l’uomo su cui contare per andare a caccia di piazzamenti e vittorie nelle classiche vallonate e nelle brevi gare a tappe e garantirsi così un buon apporto in termini di punti. Il programma di gare del 31enne non è ancora noto, ma, guardando alle scorse annate, è probabile la sua partecipazione a uno o due Grandi Giri (in particolare il Tour de France) dove puntare alle vittorie di tappa andando all’attacco da lontano, senza dimenticare le due Top10 già raggiunte in anni recenti.
Il Tour de France sarà invece sicuramente l’obiettivo principale di Mark Cavendish, che alla Grande Boucle andrà a caccia di quella 35a vittoria di tappa che gli consentirebbe di superare Eddy Merckx e di diventare il primatista assoluto di successi parziali nel GT transalpino. Nonostante l’età, lo sprinter britannico ha dimostrato lo scorso anno di poter dire ancora la sua in volata e, per questo motivo, la squadra ha deciso di rinforzare il suo treno con l’innesto di un ultimo uomo d’eccezione quale Michael Mørkøv, con la speranza di riuscire a replicare quanto fatto dai due al Tour 2021 in maglia QuickStep.
Oltre al danese, il treno di Cavendish sarà formato anche dal confermato Cees Bol e da Davide Ballerini, che torna nella compagine kazaka dopo l’esperienza del 2019. Entrambi, comunque, avranno la possibilità di puntare a dei risultati personali, con il neerlandese che, nelle corse minori, potrà andare a caccia di quel successo solo sfiorato nel 2023, mente l’azzurro potrà cercare di mettersi in evidenza soprattutto nelle classiche del pavé. Il ricco comparto delle ruote veloci vede poi anche la presenza del neo arrivo Max Kanter e del russo Gleb Syritsa, corridori da tanti piazzamenti (e, dunque, da tanti punti) che, nelle giuste gare, potrebbero anche cogliere qualche vittoria parziale, magari coadiuvati da un altro ultimo uomo d’esperienza quale Rüdiger Selig.
Per quanto riguarda le classiche vallonate, oltre al già citato Lutsenko, la compagine kazaka punterà poi probabilmente sugli azzurri Simone Velasco e Samuele Battistella. Il campione italiano è stato autore di un 2023 di alto livello che, a parte il titolo nazionale, l’ha visto conquistare un altro successo e numerosi piazzamenti, mostrando una crescita e una buona continuità che dovranno essere confermate in questo 2024. L’ex iridato U23, invece, non è ancora riuscito a fare quel salto di qualità che ci si aspettava da lui al passaggio tra i professionisti, soprattutto a causa di sfortune e infortuni vari, ma alcune prestazioni e piazzamenti della scorsa stagione possono far sperare in qualcosa di più per il nuovo anno. Nelle gare o nelle tappe con percorsi misti potranno mettersi in evidenza anche Christian Scaroni, reduce da un positivo 2023, e il neo acquisto Ide Schelling, corridore mai finora esploso veramente ma dotato di una buona resistenza e un ottimo spunto veloce che, uniti a una maggiore continuità, potrebbero permettergli di essere protagonista in tante occasioni.
Rispetto al passato, la squadra presenta una minor predisposizione per le grandi gare a tappe e per le salite, ma nonostante questo non mancherà chi potrà mettersi in evidenza quando la strada salirà. In tal senso, il principale punto di riferimento sarà probabilmente Lorenzo Fortunato, che farà il salto nel WorldTour dopo tre anni con la Eolo-Kometa e che spera di poter replicare la splendida vittoria ottenuta con la compagine italiana al Giro 2021 sullo Zoncolan. Probabile che proprio la Corsa Rosa sarà l’obiettivo stagionale del 27enne, che rispetto agli scorsi anni avrà a disposizione un calendario più ampio e, probabilmente, più variegato per provare a cogliere dei risultati. In salita, il team potrà contare anche sul colombiano Harold Tejada, da cui ci si attende un altro passo in avanti dopo i buoni piazzamenti del 2023, e sul danese Anthon Charmig, ancora alla ricerca della sua dimensione dopo due annate con alti e bassi alla Uno-X.
Da vedere, poi, se proseguirà la crescita di Vadim Pronskiy, che finora è stato soprattutto al servizio dei compagni di squadra, non mancando comunque di cogliere qualche piazzamento nelle corse minori. Lavoreranno probabilmente per la squadra anche i kazaki Yevgeniy Gidich, Dmitriy Gruzdev, Igor Chzhan e Anton Kuzmin, corridori che, come accaduto per alcuni di loro lo scorso anno, potranno anche affrontare alcune gare minori con la formazione development per andare a caccia di punti.
Le giovani promesse
Nominalmente, i neoprofessionisti sono tre, ma ci sono stati tanti giovani che rientrano ancora nel novero delle promesse, per diversi motivi. Fra questi c’è Michele Gazzoli, che si è lasciato alle spalle la sospensione disciplinare comminatagli fra 2022 e 2023 e si affaccia nella nuova stagione con una gran voglia di brillare. Già nella parte finale del 2023 il bresciano ha saputo far vedere buone cose (fra cui una vittoria di tappa all’Arctic Race of Norway) e il suo spunto veloce potrà rappresentare una carta importante nel mazzo a disposizione della squadra. Con un anno di esperienza da pro’ nelle gambe, Gianmarco Garofoli proverà a ritagliarsi qualche spazio, in particolare quando la strada punterà verso l’alto e quando il contesto glielo permetterà.
Uno dei movimenti di CicloMercato più interessanti è quello relativo a Henok Mulubrhan, che porta in dote la maglia di campione continentale africano oltre con una bacheca di successi già abbastanza florido. Gli anni sono solo 24 e il ragazzo eritreo ha dimostrato di saper tenere duro in salita e di avere doti molto interessanti nei finali più complicati, anche al cospetto di avversari molto qualificati. Si attende poi l’esplosione di Yevgeniy Fedorov, che ha vinto il Mondiale U23 a Wollongong 2022 ma che tra i professionisti non ha mandato segnali particolarmente luminosi, pur mostrando una buona grinta. Corridore possente, potrebbe rivelarsi importanti sia nelle Classiche che al fianco di Mark Cavendish, se, come sembra, dovrà far parte del gruppo che sosterrà il velocista britannico nell’arco della stagione.
Attenzione, poi, a un duo di giovani sudamericani che proverà a mettersi in luce su strade a loro congeniali. Il colombiano Santiago Umba ha 21 anni ma ha già tre stagioni alle spalle nelle varie versioni delle formazioni di Gianni Savio, oltre che una serie di brillanti risultati ottenuti nelle corse giovanili. L’ecuadoriano Harold Martín López fa invece il passo da neopro’ dopo due stagioni trascorse nella squadra di sviluppo e qualche buon piazzamento già ottenuto nelle corse dei “grandi”. Chiudono l’organico tre giovani kazaki, ovvero il figlio d’arte Nicolas Vinokourov, Daniil Marukhin (entrambi neoprofessionisti) e Gleb Brussenskiy, che fa parte della squadra WorldTour già dal 2021 e che non ha ottenuto finora particolari risultati, fatta eccezione per il successo al Campionato continentale asiatico del 2023.
Organico Astana Qazaqstan Team 2024
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Potenziale Astana Qazaqstan 2024
Volate - 8.3
Collina - 7.4
Montagna - 6.3
Pavé - 5
6.8
La squadra kazaka cercherà di lasciarsi alle spalle una stagione con pochissimi lampi e punterà molto sul Tour de France, non per la classifica generale, ma per le volate di Mark Cavendish, a cui è stato affiancato un gruppo di specialisti di altissimo livello. Per il resto, fra volti nuovi e conferme, ci sono diversi corridori che possono fare molto bene nelle classiche collinari e, complessivamente, nella caccia ai successi parziali. In montagna e sul pavé sembrano esserci meno armi, almeno sulla carta.
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